Il Comune di Corciano si estende su un’area di 63,8 Kmq, occupata prevalentemente dal massiccio di Monte Malbe che, al colle della Trinità, raggiunge l’altezza di 652 metri. Corciano capoluogo, ameno borgo medievale (uno degli 8 centri storici del comune), si trova a 408 metri sul livello del mare. Il territorio presenta, secondo le zone, caratteristiche morfologiche diverse: da una fascia collinare e montuosa ricca di olivi e vigneti, che lo separa dal bacino dell’Alta Val Tiberina, a nord di Perugia, si scende dolcemente verso la zona pianeggiante, solcata dai torrenti Caina e Oscano.
A partire dagli anni ‘60 Corciano ha subito una grande trasformazione, passando da Comune di tradizione tipicamente rurale a Comune con una forte presenza sia abitativa che imprenditoriale, registrando parallelamente un rilevante aumento demografico insieme alla formazione e quindi al consolidamento di un ricco tessuto di piccole e medie imprese. Nonostante tali cambiamenti, che hanno portato a importanti addensamenti abitativi e commerciali soprattutto nelle zone di recente costruzione come Ellera e la zona bassa di San Mariano, rimangono ancora intatte vaste aree boschive e agricole, che donano al Comune un importante pregio paesaggistico. In tali aree verdi sono presenti molteplici sentieri escursionistici e percorsi ciclo-pedonali. Alcuni di questi si raccordano a loro volta con le altre zone del Comune che fungono da collegamento con Perugia e con il Lago Trasimeno.
Il territorio comunale è suddiviso in 8 frazioni, alle quali corrispondono altrettanti piccoli centri storici, tutti molto curati e mantenuti nella loro antica dimensione, sia fisica che temporale, a misura d’uomo; tra questi, Corciano (la cui frazione comprende anche la zona industriale di Taverne) è il più grande e conosciuto per le sue manifestazioni storiche e iniziative turistico-culturali. Gli altri 7 borghi, ricchi di storia e di tradizioni quanto il capoluogo, si dispongono tutt’intorno a Corciano dando l’impressione di formare un anello di protezione intorno al centro maggiore. Partendo da nord e procedendo in senso orario incontriamo Mantignana, Capocavallo, Migiana, Chiugiana, la cui frazione comprende anche Ellera, San Mariano, la cui frazione comprende anche la popolosa zona del Girasole, Solomeo e Castelvieto.
La nascita di queste comunità risale al periodo compreso tra il VI e il VII secolo, quando le popolazioni sparse per il territorio cominciarono a stringersi intorno a nuclei abitati chiamati curtes, simili a fattorie, fulcro dell’economia agricola del territorio perugino.
La minaccia dei Longobardi rese necessaria la creazione di strutture fortificate sparse su tutto il territorio, abbandonate pochi secoli dopo in seguito alla sconfitta di quel popolo da parte dei Franchi ed il periodo di relativa tranquillità. E’ per questo che intorno alla metà del Duecento la maggioranza degli insediamenti vengono indicati con il termine di villa, ossia di piccoli agglomerati di edifici privi di fortificazione, sviluppatisi in luoghi più comodi rispetto ai precedenti fortilizi, prossimi alle aree da coltivare.
Il fenomeno legato alla fortificazione riprese vigore in età comunale, quando i governi cittadini provvidero a rafforzare i confini dei contadi con la costruzione di fortilizi nei punti più minacciati del territorio. La vita degli attuali castelli ha inizio proprio in questa fase storica, spesso arroccati su colli, lontani rispetto alle più importanti arterie di comunicazione, ma sempre comunque a controllo delle stesse.